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MUSE. MUSical Ecosystems of Ancient Northern Italy
(XIII B.C. - VII C.E.)

Attività di ricerca

Il programma di ricerca PRIN 2022 “MUSE. MUSical Ecosystems of Ancient Northern Italy (XIII B.C. - VII C.E.)” procede attraverso operazioni di censimento, mappatura e studio delle testimonianze musicali e sonore presenti nelle collezioni archeologiche e nelle istituzioni museali delle regioni del Veneto e dell’Emilia Romagna. La ricerca è dedicata a strumenti musicali e a oggetti sonori, ma anche a reperti come ornamenti o oggetti di uso comune che non hanno una funzione sonora principale e consapevole ma che, caratterizzati da una componente di suono, diventano oggetti utili per ricostruire gli ecosistemi sonori dei popoli antichi che li possedevano.

Il raggiungimento degli obiettivi del progetto avviene attraverso la condivisione di sei Work Package.

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Banca dei suoni

Le operazioni di campionamento, registrazione e simulazione acustica svolta sugli oggetti della ricerca concorrono alla costituzione della banca dei suoni, strumento fondamentale in termini di valorizzazione e ricostruzione delle culture musicali del passato.

Di seguito alcuni dei suoni campionati del sonaglio di Adria.

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Di seguito un esempio di ricostruzione del flauto di Pan, con relative pubblicazioni correlate.

Avanzini, F., Canazza, S., De Poli, G., Fantozzi, C., Pretto, N., Rodà, A., Angelini, I., Bettineschi, C., Deotto, G., Faresin, E., Menegazzi, A., Molin, G., Salemi, G., & Zanovello, P. (2015). Archaeology and virtual acoustics. A pan flute from ancient Egypt. In Proceedings of the 12th International Conference in Sound and Music Computing, SMC 2015 (pp. 31 – 36).

Zanovello, P. (2024). Tra suono e materia: il flauto di Pan nei reperti archeologici antichi. In Suoni e strumenti musicali nel mondo antico, coordinamento scientifico di Paola Dessì; a cura di Giovanna Casali, Alessia Zangrando, Paola Dessì. L’Erma di Bretschneider.

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Pubblicazioni

Suoni e strumenti musicali nel mondo antico
per un sistema disciplinare e metodologico integrato

Coordinamento scientifico di Paola Dessì
a cura di Giovanna Casali e Alessia Zangrando

Studia Archaeologica, 265
2024, 280 pp., 18 ill. col.
Brossura, 17 x 24 cm
DOI: 10.48255/9788891331427
ISBN: 9788891331403
ISSN: 0081-6299

Focus del volume sono i realia, gli strumenti musicali e gli oggetti sonori custoditi nei musei, e la loro rappresentazione. Essi sono parte della cultura musicale, solo in apparenza perduta, dei popoli a cui sono appartenuti. Per comprendere il significato che avevano nel mondo antico è necessario condividere metodologie e prospettive multi e interdisciplinari, al fine di un approccio disciplinare e metodologico integrato. Questo modello scientifico consente sia la valorizzazione di indicatori di attività connesse al suono, alla musica e alla danza nel record archeologico, sia la lettura contestualizzata del bene musicale come componente significativa del reperto, in rapporto anche a ulteriori ritrovamenti posti a confronto e a testimonianze testuali e iconografiche d’interesse. Il volume è un innovativo esempio di dialogo tra discipline musicologiche, archeologiche, fisiche e ingegneristiche che offre al lettore, non solo una panoramica sulla musica dell’antichità e sulle sue modalità di fruizione e di trasmissione – con la possibilità di ascolto di suoni su file audio per alcuni reperti – ma una più ampia prospettiva culturale, rispetto alla quale porsi in ascolto per comprendere e valorizzare l’umano e la sua storia.

MUSE — MUSical Ecosystems of Ancient Northern Italy (XIII B.C. - VII C.E.) PRIN 2022 DD 104 — Codice Progetto: 2022W2CBXS

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