Il Progetto PRIN 2022 “MUSE. MUSical Ecosystems of Ancient Northern Italy (XIII B.C. - VII C.E.)” – con unità pilota l’Università di Padova e unità locale l’Università di Bologna – mappa, cataloga, studia e valorizza le testimonianze sonore relative alle civiltà sviluppatesi nell’antica Italia nord-orientale dal XIII sec. a.C. fino al VII secolo d.C. Il progetto propone uno studio multidisciplinare dei realia, ossia degli oggetti sonori e degli strumenti musicali rinvenuti nell’area considerata – oggi corrispondente ai territori del Veneto e dell’Emilia Romagna – al fine di delineare gli ecosistemi sonori di quei luoghi, valorizzandone la diversità per ricostruire i differenti usi musicali dei loro antichi abitanti.
MUSE impiega metodologie differenziate ma condivise in prospettiva multi e interdisciplinare per valorizzare gli indicatori delle attività legate al suono e alla musica nella documentazione archeologica e per introdurre in modo sistematico e capillare la lettura del patrimonio musicale come componente costitutiva e significativa dei reperti archeologici considerati. Essi, infatti, sono parte della cultura musicale dei popoli a cui appartennero. Lo studio comparato di questi reperti permette sia di restituire la loro funzione e il loro significato musicale sia di ricostruire, laddove possibile, le modalità di fruizione, i suoni che potevano produrre e i processi di trasmissione/migrazione degli stessi.
Statuetta votiva - suonatrice di doppio aulos (IV sec. a.C.) e tintinnabula bronzei di età romana. Foto di Camilla Cavicchi. Su concessione del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova.
Analisi diagnostiche al sonaglio fittile rinvenuto ad Adria, Necropoli Ca’ Cima (Tomba 39). Centro di Sonologia computazionale, UniPD.
MUSE favorisce la cooperazione tra le scienze umanistiche e le hard sciences, in particolare ingegneria, informatica e tecnologie del suono, e propone un prototipo di banca dei suoni del passato, intesa come il risultato del campionamento di suoni prodotti da fonti sonore selezionate, compresa la simulazione acustica di frammenti di strumenti musicali scansionati in 3D e ricostruiti virtualmente. Il fine è quello di fornire uno strumento scientificamente fondato che possa essere di riferimento per i musei e le istituzioni attente alla ricostruzione sonora dei contesti di scavo e delle relative collezioni archeologiche. L’impiego di questi suoni, posti a disposizione delle istituzioni coinvolte, permetterà una mediazione emozionale e inclusiva in grado di coinvolgere maggiormente la comunità di visitatori favorendone la crescita culturale.
Il progetto si articola in cinque principali aree di lavoro:
MUSE — MUSical Ecosystems of Ancient Northern Italy (XIII B.C. - VII C.E.) PRIN 2022 DD 104 — Codice Progetto: 2022W2CBXS
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